Un grande tableaux vivants di modelle nude in un ambiente particolare quale quello del mercato ittico di via Marina: a Napoli è possibile anche questo e pochi fortunati sono riusciti ad ammirare questo evento senza replica realizzato dall’artista genovese (ma che vive e lavora a Los Angeles) Vanessa Beercroft, curato da Lia Rumma, e promosso e sostenuto dall’assessorato al Turismo della Regione Campania in collaborazione con il Comune di Napoli e l’Ente Provinciale per il Turismo.
Nel grande ambiente progettato da Luigi Cosenza negli anni ’30 e che quotidianamente vive nelle prime ore del giorno con l’indaffarato commercio del pesce, nella serata di ieri è calato il silenzio e il pubblico accorso numeroso si è trovato di fronte uno spettacolo unico. Le bianche tavole che di solito ospitano le casse con i pesci sono diventate l’altare, il palcoscenico delle statue vive, modelle, aspiranti attrici o semplici studentesse, tutte rigorosamente napoletane che, vestite esclusivamenet di vernice nera, si offrivano agli incuriositi osservatori.
Come abitudine dell’artista le performance si ispirano al luogo in cui vengono realizzate ed è inevitabile in questo caso il richiamo all’antico, così le modelle con la pelle bronzea ricordano anche certe statue di Ercolano. Si mescolano classicità e trasgressione, bianco del capannone razionalista e nero dei corpi caldi, sollecitazione di vista e olfatto -gli odori impregnati nel capannone, il tutto per un coinvolgimento tridimensionale: chi guarda si sente partecipe del tableaux vivant e scompare la linea di confine. La vita è arte e l’arte enra nella vita.
The huge fishmarket in Naples was turned into a museum, just for one day, just for three hours. Yesterday, when the buyers and the fish were gone, the market designed by neapolitan architect Luigi Cosenza in the ’30s, opened it’s doors to everyday people who got to see the large scale performance art set up by italian artist Vaness Beercroft.
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Vanessa, who was born in Genoa but lives and works in Los Angeles set up a scene in which motionless neapolitan models, all naked and painted in black, were standing in a various array of poses on white tables. As usual in her work, Beercroft performance is made for a specific location mirroring the culture and story of the city: in this case an important role was played by antiques. Black bodies like bronze statues from Pompeii and Herculaneum.
People observing the scene were involved through their senses, the eyes were watching, the noses were smelling the fish odorin a feast of opposite, black bodies, white market, models still, people moving, antiques inspiration, sensuality. Curator of the performance was Lia Rumma, of the Lia Rumma art gallery.
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